Abbiamo discusso in abbondanza sul perché si debba investire, sul perché si debba risparmiare, sul come funzioni la borsa, e recentemente ho anche spiegato perché secondo me gli strumenti migliori per diversificare al massimo senza sforzo siano gli ETF indici, ma ancora non ho specificato nella pratica: in quale strumento investire?
Se quindi avete già capito ed interiorizzato che:
- Bisogna evitare di spendere in cazzate.
- Bisogna risparmiare il più possibile.
- Bisogna investire.
Questo post vuole rispondere alla prossima logica domanda:
In cosa devo investire?
Come già spiegato in precedenza, una buona idea è scommettere sull’economia del pianeta terra. Ci sono azioni (ossia cose che ci rendono proprietari di parti di aziende), ed obbligazioni (cose che ci rendono creditori di Stati o aziende).
In un momento storico con tassi di interesse anche negativi, prestare i soldi non è un gran business, per cui ci soffermeremo oggi sul mondo azionario.
Grazie al grande Jack Bogle, è possibile investire in quasi tutto, acquistando appunto gli ETF indice.
Il problema: ci sono migliaia di ETF, quale scegliere?
Le variabili da considerare sono principalmente due.
- La geografia / il settore.
- I costi.
Vediamole insieme.
La geografia / il settore: su quale area investire?
ETF settore energetico, ETF farmaceutici, ETF Giappone, ETF Small Cap, eccetera.
Un delirio di scelte, in cui la persona media non sa districarsi. Quale settore fare meglio degli altri? Quale nazione crescerà più delle altre?
La realtà è che nessuno lo sa.
Come evidenziato da spettacolari FAIL da parte delle più famose banche di investimento, nessuno ha la più pallida idea di cosa le borse faranno nel breve periodo.
Nessuno.
Ricordate sempre: chi dice il contrario è alternativamente un pirla o un imbroglione.
Quando a dirvi di saperlo sono banche che per le loro previsioni vi chiedono un sacco di soldi, beh, a voi la scelta.
Dramma, dunque? Per niente!
Se nel breve periodo non abbiamo nessuna idea di come si comporteranno le borse, abbiamo la certezza matematica che nel lungo periodo vanno sempre su.
Perché cercare di trovare il settore o il paese che farà meglio degli altri? Visto che nessuno sa quale sarà, è un po’ come andare al casinò.
SPOILER: al casinò la gente tende a perdere soldi.
Quindi?
Diversificare il più possibile è la soluzione: come già detto i miei suggerimenti sono di comprare banalmente ETF Mondo, o ETF Europa, ossia aree abbastanza ampie.
In questo preciso momento, probabilmente privilegerei l’Europa, perché la borsa americana (che compone circa la metà della capitalizzazione di borsa mondiale) è particolarmente cara in quanto
- È a valutazioni storicamente alte.
- Il dollaro è molto forte rispetto all’euro.
L’Europa è comunque un’area abbastanza ampia da garantirvi grande diversificazione, ed ha un rischio di cambio minore anche se non inesistente: ci sono infatti anche la sterlina inglese, il franco svizzero ed altre valute sfigate in Europa, ed in particolare le prime due sono valute in cui sono quotate aziende che compongono una percentuale rilevante della capitalizzazione europea.
I costi di gestione.
Tutti gli ETF indice hanno alla base le stesse azioni, possedute nelle stesse percentuali.
L’unico fattore che farà sì che l’ETF Europa Pinco faccia meglio o peggio dell’ETF Europa Palla è il costo di gestione, che è la zavorra che ciascun ETF si porta dietro.
Il costo di gestione è di solito chiamato “TER”, che sta per total expense ratio.
Naturalmente, più basso il è TER, meglio è. Non comprate mai nessun ETF con un TER superiore allo 0.35%.
In Europa purtroppo non abbiamo grandissime alternative, ma se avete accesso agli ETF quotati alla borsa di Amsterdam (Fineco lo consente per esempio, mentre Chebanca! no), la scelta naturale è Vanguard, che è il leader mondiale degli Index Funds (li hanno inventati loro), ed è azienda famosa per i TER bassi.
- ETF Europa: Vanguard FTSE Developed Europe UCITS. TER 0.12%. Codice ISIN: IE00B945VV12
- ETF Mondo: Vanguard FTSE All-World UCITS. TER 0.25%. Codice ISIN: IE00B3RBWM25
Se invece avete accesso solo alla borsa italiana, se non sbaglio i meno costosi dovrebbero essere gli ETF di Blackrock (ishares), ma vi consiglio di verificare. Non c’è un ETF mondo, ma solo un “mondo paesi sviluppati”, che personalmente non comprerei e quindi se volete ve lo adatte a cercare da soli.
- Europa: iShares Stoxx Europe 600 UCITS. TER 0.203%. Codice ISIN: DE0002635307
Ok, ma come e quando li devo comprare?
La risposta giusta è: ogni qualvolta avete abbastanza fondi “liberi” (ossia, oltre al vostro cuscinetto di sicurezza da tenere in cash in caso di emergenze) da rendere il costo della transazione in banca inferiore allo 0,5%.
Questo per beneficiare al massimo del Dollar Cost Averaging.
Se, quindi, la vostra banca vi chiedesse 5 euro a transazione, almeno 1000 euro alla volta.
0,5% è naturalmente un numero da me indicato in maniera del tutto arbitraria, ma in generale più basso è meglio è.
Ricordate che più volte comprate, più grazie alla matematica del Dollar Cost Averaging comprerete più spesso basso che alto.
Buoni investimenti a tutti!
Post davvero molto interessante.
Da quando seguo questo blog, non ho investito ancora niente, ma ho iniziato a studiare… E avrei due domande, se posso.
Tu dici di valutare solo la TER e il settore. Ma non andrebbe valutato anche lo spread e, soprattutto, la tecnica di replicazione dell’ETF (se fisica, a swap, ecc.?).
Più che altro perché ci terrei a rispettare la regola “non investire se non capisci che fine fanno i soldi”, e se un ETF non è a replicazione fisica, mi sembra difficile capire che cosa c’è sotto il cofano… Oppure mi sbaglio?
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Ottime osservazioni.
In generale, ho cercato finora di non entrare troppo in tecnicismi e rimanere sempre sul generale.
I tre ETF che ho consigliato sono tutti a replicazione fisica, perché non mi sognerei di consigliare altro.
Riguardo lo spread, a differenza del TER che paghi ogni anno è un costo “one shot”, per cui nel grande schema delle cose conta meno.
Tieni presente che a mio avviso non bisogna vendere mai (è l’argomento del prossimo post tra l’altro).
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Chiarissimo come sempre, grazie mille! Avevo notato che l’ETF iShares era fisico, ma non sapevo se fosse una coincidenza o altro (come dicevo, sto ancora studiando…) Complimenti per il blog.
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Grazie!
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Ciao, ho letto che tu non acquisteresti l’ ETF di Blackrock (ishares), “mondo paesi sviluppati”.
Al di fuori dei valori soggettivi, potresti spiegarmi il motivo?
Grazie
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In questo preciso momento, perché grossa parte dello stesso è in azioni americane.
La borsa americana è alta, il dollaro è alto.
Avendolo certo non lo venderei (se hai seguito il blog avrai notato che io sono per non vendere mai), ma attualmente per quanto riguarda nuovi investimenti starei in Europa.
Poi nessuno ha la palla di cristallo ovviamente.
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Prima di tutto grazie mille per gli utilissimi consigli.
Avendo a disposizione 1000€ da investire mensilmente sarebbe preferibile dedicarli ad un unico ETF (sono orientato per quello Europa), per tenere basso il costo di transazione percentuale, o suddividerli tra due ETF (Europa e Mondo) per incrementare la diversificazione?
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Dipende da quali sono i tuoi costi di transazione, ma a naso direi decisamente si, meglio solo uno.
Anche io adesso sto comprando Europa.
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Ciao Andrea rispondo a questo post anche se datato dopo aver letto tutto il blog. Qui consigli un solo ETF per un investimento di 1000€/mese . Vedo dall’ultimo update del tuo portfolio che tu ne hai due , Europa e Emerging. È cambiato qualcosa rispetto al tuo pensiero nell’ultimo anno oppure (cosa probabile :D) io mi sto perdendo qualche pezzo di ragionamento?
Grazie e complimenti!
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Ciao Alice, qui sopra consigliavo di mettere in un solo ETF perchè a mio avviso già con “tutta Europa” uno ha sufficiente diversificazione.
Secondo me il limite “giusto” è quando la commissione impatta lo 0,5% o meno (idealmente meno).
L’importante non è ogni quanto, ma farlo regolarmente e con costanza.
Andrebbe bene ogni 15gg (se uno guadagnasse moltissimo) ma anche tre volte l’anno.
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Salve,
da poco ho iniziato a leggere il tuo blog. E’ molto interessante.
Ho una domanda : In questo post dici che per acquistare Vanguard Europe bisogna avere una banca che opera sulla borsa di Amsterdam.
Per caso sapresti con quale banca conviene di più in termini di costi/commissioni per questo tipo di acquisti.
Grazie in anticipo.
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Io personalmente uso Fineco con il piano ETF replay.
Grazie mille per i complimenti 🙂
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Ho visto che i costi sono variabili in base al numero di ETF acquistati.
Secondo te sarebbe giusto fare investimenti mensili unicamente sull’ETF Vanguard Europe con il Piano ETF Replay?
In questa maniera il costo mensile sarebbe di 2,95 al mese.
Sul sito indicano che per somme piccole va bene 1 ETF ma per somme un pò più grandi meglio più ETF.
In questo caso non capisco dove sarebbe la convenienza visto che ETF Vanguard Europe copre tutta l’area euro. Tu che ne pensi?
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Sono d’accordo. Fai però in modo che i 2.95 siano poco rilevanti sul totale investito. Direi insomma di non investire meno di 600 euro alla volta.
In caso tu risparmiassi 150 euro al mese (per dire un numero), setta il piano etf replay a 600 euro, fallo andare un mese e poi mettilo in pausa per tre, poi riattivarlo il quarto e così via.
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Ciao Andrea! Grazie mille per i consigli presenti sul tuo blog, davvero interessanti. Mi hai infatti sprontato ad aprire un conto per investire in ETF. Però volevo chiederti… quale conto consigli? Ho letto che uno dei migliori attualmente è plus500. Lo confermi? Io attualmente ho un conto arancio ma non credo che ingdirect permetta l’acquisto degli etf che hai consigliato. Poi ho un altro dubbio, a livello fiscale, investendo come fai tu (e come farò io), è necessario fare qualcosa?
Grazie mille!
Buona giornata
Giacomo
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Ciao Giacomo
Grazie per le belle parole, fa sempre piacere!
Non conosco Plus500, ma tieni conto che l’ETF “giusto” in senso assoluto non esiste, perché dipende davvero da milioni di fattori personali, quali: la tua specifica situazione, il tuo orizzonte temporale, il tuo reddito, i tuoi obbiettivi eccetera.
Sicuramente però ti posso dire che qualunque etf che NON rispetta i criteri sotto è sbagliato
1- ha un TER di massimo 0,7%, idealmente anche meno dello 0,5%
2- è molto diversificato in termini di paesi ed azioni/obbligazioni
Quindi se Plus500 non rispetta quei termini, certamente è sbagliato. Se li rispetta, potrebbe essere giusto.
Se vuoi farmi domande più precise magari scrivimi via email dandomi più dettagli sulla tua situazione personale.
Ciao!
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grazie mille Andrea per i tuoi utili e chiari consigli.
io ho scarse conoscenze in materia, mi ritrovo con un portafoglio pieno zeppo di fondi comuni della linea “Stars” fineco (mi sono affidato a un amico promotore che lavora in fineco..) ma mi sto rendendo conto che il rendimento complessivo del portafoglio da un paio d’anni, circa il 6%, è eroso dagli altissimi costi di gestione di questi fondi, per cui avevo già pensato di orientarmi verso gli Etf, disinvestendo in tutto o in parte i fondi.
Il problema ora sta nella scelta del cosa, come e perché, districarsi tra una miriade di Etf non è cosa semplice.
ho trovato Vanguard FTSE Developed Europe UCITS e Vanguard FTSE All-World UCITS che consigliavi e starei per acquistarli..mi confermi che si tratta di una buona scelta?
anche il piano di accumulo con fineco replay mi interessa, dato che vorrei farmi una sorta di fondo pensione (mi mancano più di 10 anni..)
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Ciao Andrea, leggo sempre con piacere i tuoi articoli!Ottimo lavoro.
Attualmente ho diversi fondi che alimento mensilmente con dei PAC da 100€.
Però come strategia uso quella di vendere quando il dato fondo mi supera il 10% e la cifra che porto a casa la lascio nel cash che alimenta il pac…lo stesso fondo rimane in vita e continua la sua strada.
Viceversa se vedo che un certo fondo scende oltre il 5/10% faccio delle aggiunte extra pac (devo solo valutare le contabili della banca che non incidano troppo sulla cifra che investo). E’ sbagliato come metodo?
Grazie, ciao
Alessandro
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Ciao, come dico sempre, io non venderei mai.
Se vendi sempre quando guadagni il 10%, quei soldi da qualche parte di devi mettere.
Personalmente cerco di minimizzare il trading, ma deve funzionare per te!
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Ciao, grazie davvero per il blog stupendo: accessibile, informativo e intelligente!
Nel post parli della borsa di Amsterdam, mentre se scrivo il nome dell’ETF su ETF Replay di Fineco me lo dà come quotati a Francoforte. Se invece inserisco il codice ISIN mi trova, oltre a quello, anche un altro ETF quotato ad Amsterdam. Tu quale possiedi / consigli?
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Il motore di ricerca dell’ETF Replay funziona un po’ a modo suo, inoltre tieni presente che lo stesso ETF potrebbe avere ticker (il codice di 3-4 lettere) diverso a seconda della borsa che lo quota.
Ti consiglio di partire inserendo l’isin, che è universale, e di verificare in seguito se il codice corrisponde.
Come borsa, se parli di VEUR-VGEU, meglio in linea di massima Amsterdam.
Se dai un rapido sguardo su siti come Bloomberg o Morningstar vedrai come i volumi siano nettamente superiori.
Esempio:
http://www.morningstar.it/it/etf/snapshot/snapshot.aspx?id=0P0000YVD4
http://www.morningstar.it/it/etf/snapshot/snapshot.aspx?id=0P0001BVGF
Amsterdam: 26m scambiati – Francoforte: 8m
Maggiori scambi vuol dire (si spera) minor spread tra prezzo di acquisto e vendita, in parole povere la banca dovrebbe “marciarci” meno e che il mercato è “vivo”. Il tutto in teoria ma ripeto, quello che è più importante è controllare il volume delle compravendite e possibilmente andare dove ci sono più scambi.
Saluti
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Grazie mille per le belle parole
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Ciao,
leggo con interesse il tuo blog da un po’.
Tu sconsigli un etf mondo paesi sviluppati a favore di un mondo globale per via dell’alto peso degli Usa sul primo. A dire il vero la differenza è ben poca (58% contro più del 52). A mio parere, su un investimento di lungo periodo con formula pac, non si dovrebbero fare queste considerazioni (prezzi Usa alti, dollaro forte, ecc) ma investire secondo capitalizzazione del mercato. Dunque il secondo etf (gloale) va bene per questo. Lasciare fuori gli Usa come stai facendo tu, ora, vuol dire tentare di battere il mercato con risultati non ipotizzabili. Detto ciò, ritengo personalmente utile avere 2 etf distinti (paesi sviluppati ed emergenti) e attualmente mi indirizzo su ishares per via del basso Ter complessivo (inferiore a Vanguard) e, soprattutto, per il fatto che sono ad accumulo. Si tratta di questi:
IE00B4L5Y983
IE00BKM4GZ66
Il ter medio, qualunque composizione si faccia, è inferiore di poco a 0,20 rispetto allo 0,25 del Vanguard globale. Poi, ma torniamo al discorso di prima di tentare di battere il mercato, io sovrappeso maggiormente (30%) gli emergenti rispetto alla capitalizzazione del mercato.
Mi piacerebbe un tuo parere, anche se stiamo parlando del classico pelo nell’uovo visto che la cosa fondamentale è risparmiare e mantenere saldamente la strategia di comprare periodicamente un etf ampiamente diversificato per avere performance soddisfacenti.
Grazie. Saluti.
Tex
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Ciao
Credo ci sia stato un fraintendimento, io in questo momento gli usa non li tocco proprio con gli etf (vedi i miei post sul mio portafoglio).
Sono d’accordo con te che nel lunghissimo periodo comprare mondo e bon sia una strategia probabilmente vincente.
Il gap in termini di valutazioni tra gli usa ed il resto del mondo non è mai stato così ampio come negli ultimi tempi.
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Ciao Andrea, volevo chiederti se il Veur è un buon investimento anche per quanto riguarda i dividendi.
Alessio
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Ciao e grazie per le preziose info.
Sarebbe interessante avere un’ analisi altrettanto precisa riguardo alla tassazione degli ETF per l investitore italiano: In giro si trovano spiegazioni frammentarie. Nella migliore delle ipotesi.
Saluto
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Faccio notare che gli ETF Vanguard stanno arrivando anche sulla Borsa Italiana:
https://www.borsaitaliana.it/borsa/etf/scheda/IE00B945VV12.html?lang=it
https://www.borsaitaliana.it/borsa/etf/scheda/IE00B3RBWM25.html?lang=it
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Ciao Andrea,
volevo sapere dove posso trovare il portfolio dei singoli ETF che hai citato….sul sito Vanguard non ho trovato riscontro.
G
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Buongiorno Andrea, ho cercato su Fineco l’etf Europa e l’ho trovato facilmente.tuttavia interessato a prendere quello sui paesi emergenti ,come vedo che hai fatto anche tu (quello mondo mi pare troppo agganciato all’America) ma non lo trovo. Per la precisione lo trovo ma mi pare denominato in usd. Sbaglio qualcosa? Scusa se sono domande banali ma sono agli inizi. Buon tutto.
Gabriele
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hai provato a cercare con l’isin?
Vfem su Amsterdam dovrebbe essere in euro
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Ciao. Non so quale sia l ISIN. Trovo solo su Fineco IE00B3VVMM84 FTSE Emerging NR USD
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Vai su vanguard global, seleziona un paese europeo, cerca tra gli etf ed apri la scheda pdf del KIID di VFEM, dentro trovi l’isin
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Grazie mille. A quanto pare usd non sta per valuta negoziata in dollari ma chissà per cos’altro. Li sopra dice che è negoziato in euro. Spero di fare la scelta giusta : 2 etf in cui convergere tutti i risparmi (media 400/500 mese) ogni 2/3 mesi per minimizzare i costi. Sono rimasto in dubbio se mettere tutte le uova in un unico paniere ma spero di non aver sbagliato anche perché per 8 prossimi 20 anni o più non voglio toccare nulla.
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Dimenticavo: grazie di cuore. Ho imparato molto leggendo il tuo blog. Mi piace il tuo approccio ben strutturato e comprensibile.
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Ciao Andrea scopro per caso oggi questo blog, con la bella funzione di poter interagire. Vedo che consigli ETF sulla borsa di Amsterdam, ma non c’è il problema che non sono ARMONIZZATI ?
E’ un problema che si presenterà alla vendita! Perchè prima o poi si incasserà per godere dei frutti ,no?
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I vanguard su Amsterdam sono armonizzati 🙂
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Ciao Andrea, quando digito gli ISIN escono 3 tipologie per ogni ISIN con sigle a fianco XETRA, AFF ed EURONEXTNL, riesco a poter comprare solo i primi 2 tipi, mentre l’altro lo riesco solo a visionare (EURONEXTNL) è indifferente investire anche nei primi 2? Ciao e Grazie
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Grazie Andrea per il foglio, avevo fatto la stessa cosa con un gestore attivo di fondi italiano, che propone 1.5% come spesa che mi sembrava bassa quando ero totalmente ignorante, col tuo blog e podcast mi hai aperto un mondo. Sono andato a vedere nel dettaglio gli ETF che avevo in portafoglio e sono andato a verificare alla fonte (vanguard Ishare etc) accorgendomi che la spesa media per il fai da te era lo 0.29! aver avuto il tuo foglio prima mi a vrebbe semplificato la vita.
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