#12 – La prodigiosa matematica del Dollar Cost Averaging

Questo post non sarà molto lungo, ma dal punto di vista della sua importanza didattica vi consiglio di seguirlo con grande attenzione.

Spesso ho scritto che bisogna sempre investire il rimanente, un pezzettino alla volta, per beneficiare del cosiddetto Dollar Cost Averaging.

Di cosa si tratta, nella pratica?

Niente di più semplice: 

  1. Ogni mese, mettete da parte una cifra fissa, più alta possibile. 
  2. Ogni mese, investite quella cifra nell’ index fund di vostra scelta. 

Investendo sempre la stessa cifra ad intervalli regolari (una volta al mese, a trimestre o all’anno, è indifferente), vi renderete immuni al rischio di investire tutti i vostri soldi in un momento di massima valutazione (ossia “comprare alto”)

Certamente, mi rendo conto che cosi facendo avrete anche la certezza di non investire (solamente) in un momento di minima (“comprare basso”, che massimizzerebbe il vostro rendimento), ma ricordatevi che:

  1. Nessuno ha la palla di cristallo. Se un giorno trovate il metodo per comprare sempre ai minimi, fatemi un fischio.
  2. La maggior parte degli investitori, per questioni psicologiche, finisce sempre a comprare alto e vendere basso.

Il secondo concetto viene efficacemente riassunto da questa importante tabella della Blackrock che già avevamo visto:

 

Blackrock
che pippe sti Ammeregani

Inoltre, visto che la borsa nel lungo periodo va sempre su, avere rendimenti un po’ sopra la media della borsa significa fare benissimo.

“Un momento”, vi chiederete voi, “come sarebbe a dire sopra la media della borsa? Se compro un pezzo alla volta non dovrei avere rendimenti pari alla media della borsa?”.

Ebbene no.

Similmente alla inaspettata implacabilità delle piccole percentuali, per una questione matematica che molti sottovalutano, investendo con la metodologia Dollar Cost Averaging comprerete, in media, più basso della media.

La ragione è semplicissima: investendo sempre la stessa quantità di denaro ogni periodo, comprerete più azioni quando il mercato è basso, e meno quando è alto.

Essendo questo un concetto più complicato da spiegare a parole che non con una tabella excel, bando alle ciance ed ecco a voi un esempio puramente teorico, relativo ad una persona che investe 1000 euro ogni mese, sempre nello stesso index fund. 

Dollar Cost Averaging Azioni
Meno della metà!

Risulta evidente che è di vitale importanza investire SEMPRE i propri soldi, se possibile cifre simili ad intervalli regolari, per mettersi al riparo dalle fluttuazioni di mercato e massimizzare i vostri rendimenti nel lungo periodo.

Certo, il nostro ipotetico investitore non ha comprato tutto ai minimi (quando ossia l’azione/index fund valeva 1€), ed ha quindi perso dei guadagni teorici, ma (piu importante) si è messo al riparo dal rischio di comprare ai massimi (il singolo mese sfogato in cui costava 50€). 

Ricordiamoci che qui il piano non è di fare i miliardi con una botta di culo, ma di accumulare ricchezza in modo lento e costante, senza rischi o scossoni inutili. 

Da questo punto di vista, il Dollar Cost Averaging è un metodo che ci permette di non pensare in modo ossessivo agli investimenti. Non faremo degli Home Run probabilmente, ma faremo sempre meglio della stragrande maggioranza della gente. 

Basta così. 

 

 

Una importante considerazione aggiuntiva: con il Dollar Cost Averaging, la volatilità è qualcosa che favorisce  l’investitore, in quanto presenta opportunità di acquisto a basso prezzo, con conseguente miglior prezzo medio.

Quando siete in fase di accumulo (che dovrebbe coincidere alla vostra vita lavorativa) dovreste ovviamente gioire quando la borsa scende.

Anche qui, aiutiamoci a capire con tre tabelle.

Questo è quello che succederebbe in caso la borsa non si muovesse mai:

DCA
Risultato ovviamente pari alla media

Questo è quello che succederebbe in caso la borsa fluttuasse di un + o – 20% attorno alla media.

DCA
Risultato un po’ migliore rispetto alla media.

Questo invece è quello che succederebbe con una borsa impazzita:

DCA
Risultato MOLTO migliore della media.

Nota: tecnicamente quello che viene suggerito nel post non è un Dollar Cost Averaging, quanto una serie di “Lump Sum Investments” successivi. Lo chiamo in questa maniera perchè rende meglio l’idea del “mediare” il prezzo di acquisto sul lungo termine.

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34 thoughts on “#12 – La prodigiosa matematica del Dollar Cost Averaging

  1. Ciao Andrea, un investitore che abbia già dei risparmi in un conto deposito e decida di investirli in ETF seguendo questa logica, come dovrebbe muoversi? Esempio: devo investire 10.000€, metto 1000€ al mese per sfruttare il dollar cost averaging oppure è meglio metterne di più inizialmente per non tenere troppo denaro liquido e dopo iniziare ad investire la stessa cifra ad intervalli regolari ?
    Grazie!

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  2. Ciao e complimenti per il blog.
    Matematicamente parlando, il value averaging è superiore al dollar cost averaging. Hai mai affrontato la questione?

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  3. Ciao Andrea, innanzitutto grazie per il tuo lavoro! Secondo, avrei una domanda: tenendo conto del Dollar Cost Averaging, dell’interesse composto e dell’accumulo (e.g. cifra fissa ogni X mesi su 1 ETF tramite Piano Replay di Fineco), quale delle seguenti è la scelta migliore, in termini di maggiore guadagno, sul lungo periodo (20-30 anni)?
    1) 300 euro al mese ogni mese su 1 ETF (costo transazione 2,95 => circa 1%)
    2) 600 euro ogni due mesi su 1 ETF (costo transazione 2,95 => circa 0,5%)

    La scelta 2) dimezza il costo di transazione, ma dimezza anche la frequenza di acquisto…

    Grazie in anticipo,
    Marco

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  4. Ciao,complimenti per il tuo lavoro.
    Sono completamente allineato con la tua visione,comprare mediando al ribasso e non vendere mai.
    c’é peró da notare che gli effetti del dollar cost averaging si mitigano nel tempo, vale a dire che dopo un certo numero di anni il prezzo medio di aquisto non scende piú in maniera apprezzabile:hai considerato questo aspetto?

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    1. Grazie mille. Si tecnicamente nel lunghissimo periodo poi non si riesce più ad abbassare il costo medio, ma il concetto è che con il DCA si tende a comprare meno quando la borsa è alta, e di più quando è bassa.
      Dal punto di vista comportamentale è già una vittoria rilevante

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      1. grazie della risposta.
        invece come consideri il rischio cambio? voglio dire puó essere un rischio ma anche una opportunitá..credo che la cosa migliore sia essere esposti 50% euro,50% dollaro.
        che ne pensi?

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