“Maledizione”, si dice l’italiano medio, “la fa facile quel bastardo di Andrea. Spendi poco, risparmia, e investi il rimanente, dice lui, ma io guadagno 1560 euro al mese! Come faccio a risparmiare? Copro i costi e mi avanza giusto qualcosina per le vacanze e gli extra.”
La mia risposta in situazioni normali sarebbe una cura a base di bastonate sulle ginocchia, di modo che l’italiano medio non riesca ad uscire il venerdì ed il sabato a sputtanare i soldi in birre, ma visto che siamo ancora ai primi post di questo blog la prenderò con calma ed in maniera paziente.
Comincerò dicendo che io, nel periodo 2004-2007, vivevo agevolmente a Parigi (dove gli stessi euro valgono molto meno che in qualsiasi citta italiana, stando ad UBS) con uno stipendio di 1200 euro netti al mese, mettendo anche da parte qualcosa.
Non mi prostituivo, non mi nutrivo di bacche, non vivevo sotto un ponte, ma anzi vivevo una vita splendida e spensierata, uscendo la sera (non spessissimo) e con l’occasionale vacanza.
Prodigio? Miracolo? Menzogna?
Niente di tutto questo: semplicemente, rispetto all’italiano medio, io baravo: non avevo la macchina*.
Ci sono infiniti modi di tagliare anche le spese che sembrano più incomprimibili come il cibo, ma ne discuteremo in un altro post; oggi voglio soffermarmi sulla principale ragione di povertà della stragrande maggioranza della popolazione dei paesi avanzati.
Visto che in base ad una mia stima approssimativa il 98% degli adulti non sa fare le addizioni e le sottrazioni, le ho fatte io per voi.
Sono quindi andato sull’ottimo sito autocosti.it ed ho inserito valori spannometrici riguardanti l’acquisto di una macchina nuova dal costo di listino di 15.000 euro, nei primi tre anni, acquistata senza ricorrere a finanziamenti.
Ecco i costi mensili:
In realtà sono stato estremamente conservativo: la prassi nel mondo delle risorse umane assegna un valore variabile tra i 7.000 ed i 12.000 euro al benefit “auto aziendale” (a seconda del modello), e questi sono, stando sempre ad autocosti.it, i valori medi in Italia:
Per la mia salute mentale rimaniamo con la mia più conservativa stima di trecentoquaranta, perché non è finita qui: al costo puro bisogna aggiungere anche il valore del vostro tempo.
L’italiano medio nel 2010 ha trascorso in macchina circa un’ora al giorno.
L’italiano medio ha anche, come visto prima, uno stipendio di 1560 euro al mese netti, pari a circa 10 euro l’ora. Anche assegnando al tempo libero un valore arbitrariamente basso di 5 euro l’ora, stiamo parlando di altri 150 euro al mese gettati al vento stando in macchina.
Non so se capite l’entità del dramma economico-finanziario cui si sottopongono scientemente le persone ogni giorno.
Ad una persona media, possedere e guidare una macchina tipo una VW Polo costa circa un terzo dello stipendio netto.
La soluzione è semplice: eliminare la macchina.
“Impossibile”, direte voi.
Balle.
Anzitutto, a meno che non lavoriate a Mordor, cominciate con l’affittare una casa più vicino al posto di lavoro. Magari costerà di più, ma se risparmiate 340 euro al mese di soli costi di automobile i conti tornano sicuro.
O usate i mezzi pubblici.
In secondo luogo, se proprio dovete possedere una macchina, compratela usata: una meravigliosa Honda Civic del 2007 costa meno di 3.000 euro e si tratta di una macchina affidabilissima che può fare 200.000 chilometri in scioltezza.
Infine, usatela il meno possibile. Questo vi permetterà non solo di spendere meno in costi variabili, ma anche di cambiare la macchina meno spesso.
Torniamo ora sul nostro fidato autocosti.it e rifacciamo i conti per la Civic di cui sopra, considerando un taglio netto nel numero dei km (vi siete spostati più vicini al lavoro ed andate a piedi o in bicicletta).
Ho anche considerato un costo leggermente più alto per le ispezioni (auto più vecchia), mentre uguale per la manutenzione (l’auto è si più vecchia, ma viene usata di meno).
I nuovi risultati:
*in realtà l’avevo, ma facendo io di mestiere il venditore, la usavo quasi solo per lavoro e non la pagavo.
** Stimando conservativamente un rendimento netto del 4% annuo. Se volete l’excel per fare le simulazioni da voi, lo trovate qui in fondo all’articolo.
Verissimo! Io ne ho una scrausa che uso lo stretto indispensabile.
Capo, vorrei farle notare una cosa:
In italia se non hai la macchina (visto i mezzi inesistenti negli orari notturni) > il venerdì/sabato sera non esci (a meno di non avere l’amico che ti dà il passaggio, in quel caso cazzi suoi ^^). Ciò porta ad un’attuazione in cascata dei risparmi.
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Beh dai dipende da dove sei.
Io a Parigi New York ma pure a Como dove vivevo Illo Tempore non prendevo la macchina quasi mai.
Perché devo andare a bere in un posto in culonia, che mi costa 15 euro solo di benzina, rischiando pure la patente o la vita?
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il problema sono le città italiane grosse, come per esempio Napoli, mal collegate dai mezzi, in cui ti ritrovi lontanissimo dal centro, e anche andarsi a prendere una normale pizza&birra è impossibile senza usare l’auto. Anzi vedo che si inizia a muovere qualcosa col carsharing.
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Ottimo post!
Aggiungo una piccola variabile, che discende sempre dall’esperienza personale: se hai un/una partner trovare una casa vicino al posto di lavoro può essere molto difficile.
Matematicamente dev’essere qualcosa a metà strada tra entrambi i posti… Il che, in Italia, può voler dire trovarsi in campagna senza servizi pubblici adeguati.
BTW, io vivo a Como adesso: se stai in centro i servizi sono ok, ma appena fuori sei nei guai (senza parlare del disastro che hai se lavori al di là della frontiera)
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Grazie! Comunque si, a meno di abitare e lavorare in una città grande la macchina è necessaria.
Per quello poi facevo l’esempio della Civic a poco prezzo 🙂
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Il risparmio vero sarebbe se tutti smettessero di usare l’auto. Solo di incidentalità stradale spendiamo (tutti, anche chi l’auto non ce l’ha) 500€ a testa l’anno, che ci vengono sottratti con le tasse.
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P.s.: http://www.bikeitalia.it/2013/10/15/numeri-sbagliati/
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Articolo eccellente (quello su bikeitalia intendo). Lo dico spessissimo, il problema è che mediamente le persone non sanno fare i conti.
Se li sapessero fare sicuramente certe scelte sarebbero diverse.
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Premetto che attendevo da tempo un blog italiano che si occupasse in maniera schietta e alla portata di tutti di questi temi. Fino ad ora ho seguito canali americani, ma non tutti i loro consigli sono trapiantabili in Italia, specie per quel che riguarda gli investimenti. Quindi… fico!
Scopro della esistenza di questo blog tramite il podcast sui videogiochi che segue mio marito in macchina.
Quanto alla macchina concordo con te che il non averla è quello che mi consente non solo di risparmiare ma di avere soldi per sopravvivere.
Non sempre è semplice, specie quando vivi in aree non servite a puntino con i trasporti pubblici, ma ce la si può fare, anche con una bimba.
Anche con le giornate di pioggia.
Anche chiedendo di tanto in tanto un passaggio.
E poi, come dico sempre, almeno senza macchina mi muovo un po’!
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Grazie mille per le belle parole, devo ringraziare Tommaso e tuo marito per il gancio 🙂
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Per questo ho sempre odiato la macchina, ho sempre amato avere la casa vicino al lavoro (max 30 minuti a piedi), sempre usato mezzi pubblici / bicicletta / car sharing (Milano by night), e l’ho presa solo con il bimbo (solo liquidità, senza prestito) e la uso il meno possibile. Nonostante ciò, ogni volta che la debbo prendere, mi viene il vomito (odio il traffico…)
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Ti prego, risparmiaci la storiella che il rimedio alla povertà è tagliare le birre al sabato e non comprare l’auto. Mi fanno sorridere i guru che propongono ricette del genere, poi magari si scopre che tu l’auto a Parigi non ce l’avevi perchè lavoravi in centro oppure avevi la fermata metro direttamente dentro l’ufficio. Non ci si è mai arricchiti solo di risparmio, si diventa ricchi aumentando le entrate e, appunto, il tizio che guadagna 1500 euro a Milano probabilmente li guadagnerà per tutta la sua vita se non ha di fronte a sè una carriera brillante come, mi sembra di intuire, l’hai avuta tu. Certamente per merito eh, non sto facendo il processo alle carriere degli altri. Ma la favoletta che si è poveri perchè non si risparmia abbastanza risparmiacela!
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Mah, penso che Andrea abbia fatto una ottima analisi. I numeri son quelli, fai le tue somme e prendi le tue decisioni invece di scaldarti.
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Mischi le cose in modo intellettualmente disonesto.
È chiaro che a parità di condizioni guadagnare di più sia meglio, ma da vecchio starà meglio l’impiegato delle poste che risparmia del manager spendaccione.
In una democrazia occidentale e senza eventi catastrofici, uno che risparmia ed investe con regolarità morirà benestante il 100% delle volte, indipendentemente dallo stipendio.
Guadagnare 100k all’anno, invece, non garantisce per forza una vecchiaia serena se non si è oculato
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Thaanks for the post
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